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Castigat ridendo mores

Un altro condono e poi non sapremo più come insultarvi

54 miliardi di imposte in più rispetto alla media Ue; l'ottavo condono negli ultimi 38 anni. E i commercianti che cominciano a fare la cresta sull'Iva. Ma esiste un altro manicomio come l'Italia?

In certi momenti ci si sente quasi stupidi nella veste di commentatori. Inutili e velleitari. Di fronte alla possibilità, sempre più fondata, che la maggioranza di governo possa varare un condono tombale (edilizio e fiscale), il quale andrebbe ad aggiungersi al teatrino cui abbiamo assistito in questi mesi su quella Manovra anti-crisi che ci ha portato in dote nuove tasse, l'unico commento appropriato sarebbe quello, molto spicciolo, che farebbe una comune madre di famiglia o una nonnina che ne ha viste di tutti i colori. Ma l'Attaccabrighe ha una pazienza inesauribile e perciò proverà ancora una volta a fare un ragionamento sensato su questa Italia che di sensato ha poco o nulla.
Il condono, dicevamo. L'ennesimo, l'ottavo dal 1973. Nella maggioranza c'è chi ha già dichiarato apertamente la propria contrarietà ad un provvedimento che cozzerebbe clamorasamente con l'annunciata intenzione di inasprire la lotta all'evasione fiscale. Quindi non è detto che il condono venga approvato, anzi tenderemmo ad escludere che nella maggioranza possano avere cotanta faccia di bronzo da presentarlo. Le notizie che arrivano in queste ore, tuttavia, sono assai confortanti per gli evasori del Belpaese: il governo prende seriamente in considerazione l'ipotesi del condono e qualche giornale scrive persino che si farà di sicuro. Se così fosse, ai poveracci che pagano le tasse non resterebbe che prendere in prestito la frase di uno striscione esposto anni fa a San Siro dai tifosi dell'Inter, indirizzato alla loro squadra: "Non so più come insultarvi".
Sarebbe una magrissima consolazione per un Paese ormai abituato a sopportare di tutto. Sì, perché il modo in cui viene gestita la politica economica in Italia è un vero capolavoro dell'horror, roba che nel tentare di fare un quadro generale, si rischia di essere colti da attacchi di vomito.
Questo significa che i politici sono delle capre e gli altri tutti degli scienzati? Assolutamente no. In politica non è indispensabile essere dei pozzi di scienza; quello che serve è la capacità di compiere delle scelte, magari rischiose o persino dolorose, purché finalizzate all'interesse più generale possibile. E magari aderenti ad uno straccio di logica. Ora, qualche politico del centrodestra, magari Berlusconi in persona, ci spieghi quale logica c'è nel fatto che, di fronte alla necessità di riequilibrare il bilancio, si aumentano sempre le tasse, quando poi questa scelta non fa altro che provocare un aumento dell'evasione, per l'ovvia considerazione che quanto più ingiuste sono le tasse, tanto più i contribuenti sono disonesti. Non sarebbe più logico fare tabula rasa delle spese inutili e degli sprechi delle caste, della giustizia, della sanità, delle Regioni e così via? Tanto più se poi le entrate non sono mai quelle previste e per recuperare il denaro si rendono necessari dei condoni? E' un concetto banale, ma un conto è pensare e un altro conto è avere il coraggio di chiudere le province, mettere alle strette i tribunali, aumentare l'età pensionabile, costringere le Regioni ad eliminare gli sprechi e via sognando.
Ed ecco come avviene che si passano 17 anni ad annunciare la riduzione delle tasse per rilanciare l'economia e invece poi si aumenta persino l'Iva, con i commercianti onesti costretti ad alzare i prezzi dell'1% e quelli più furbi che li aumentano del 3-4-5, in alcuni casi del 10%. Complimenti, un vero capolavoro di politica economica!
La nonnina di prima, magari, non se la prenderà più di tanto, perché ne ha le scatole piene dei neri, dei rossi e dei bianchi, ma noi più giovani siamo incazzati neri e se passasse pure il condono la misura sarebbe colma. Soprattutto per quelli che le tasse le pagano e che, secondo stime recenti, sono fra i più vessati in Europa (soltanto Danimarca e Svezia hanno una pressione fiscale più alta, ma con uno stato sociale e dei servizi rispetto ai quali i nostri non sono nemmeno paragonabili). Per l'esattezza, sui contribuenti italiani pesano 54 miliardi di maggiori imposte rispetto alla media Ue. Naturalmente sui contribuenti che pagano. Per gli altri ci sarà sempre un condono. Perciò rassegnatevi, perché un giorno o l'altro farete la fine della nonnina: non saprete più come insultarli.       

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